Roberto Gremmo
I TROTSKISTI D’ITALIA
Dall’opposizione a Stalin e Togliatti al “Sessantotto”
Indice dei capitoli: I primi trotskisti
italiani vennero cacciati dal P.C.I. per aver accusato Togliatti di
rubare i soldi di Mosca - Il tradimento di Marazzi aveva convinto
Tresso dei rischi dell’attività in Italia - Arruolati i nuovi
gregari Italiani Trotsky ruppe subito coi ‘bordighisti’ - La
“Nuova Opposizione” trotskista era fuori dal partito, senza mezzi
e con pochi militanti - I trotskisti della “Nostra Parola”
entrarono nel Partito massimalista - I rivoluzionari italiani
chiesero a Trotsky di capeggiare le milizie del P.O.U.M. nella guerra
di Spagna - La difficile convivenza dei trotskisti con l’emigrazione
socialista in Francia - Solo Trotsky comprese l’importanza del
libro di Bruno Rizzi sulla burocratizzazione del mondo - L’ossessione
dello stalinismo assassino ed il ‘Caso Rosini’ - La rottura di
Alfonso Leonetti con il movimento trotskista - La tragica morte di
Tresso nei ‘maquis’ dell’Haute-Loire - Il ‘collaborazionismo’
con Vichy di Consani ed alcuni trotskisti francesi - Nell’Italia
liberata i generali sovietici cercarono di proibire i libri del
“fascista Trotsky” - Nel 1944 l’ex informatore dell’OVRA
“Violino” fondò il primo partito trotskista in Puglia - Alle
elezioni del 1948 i ‘trotskisti riformisti’ corsero in soccorso
del “Fronte Popolare” di Nenni e Togliatti - L’opposizione del
trotskista Mangano ai “Gruppi Comunisti Rivoluzionari” - I
trotskisti dalla ‘speranza Tito’ alla lacerazione della “Sinistra
Comunista” - Gli anni dell’‘entrismo’ sbandierando la
bandiera rossa - I ‘trotskisti posadisti’ sostenevano che Castro
aveva ucciso “Che” Guevara - I trotskisti verso il ‘Sessantotto’
indecisi nel gregariato a Cuba castrista o alla Cina rivoluzionaria.
Pagine 296 - Euro 20
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