giovedì 18 agosto 2016

Roberto Gremmo: Eugenio Curiel dall'esoterismo all'intrigo funesto

Roberto Gremmo
EUGENIO CURIEL DALL’ESOTERISMO
ALL’INTRIGO FUNESTO
L’antroposofia, l’operismo corporativo e
la cospirazione antifascista



Fermato il 7 maggio 1939 dalla Polizia confinaria Svizzera per una banale infrazione, Eugenio Curiel confessò senza timore di essere un militante dell’organizzazione socialista clandestina italiana.
A causa di questa leggerezza la Polizia fascista lo individuò come un pericoloso nemico del Regime e l’arrestò, inviandolo al confino.
Fino a quel momento, il giovane professore era noto ed apprezzato all’Università di Padova come convinto sostenitore dell’operaismo corporativista fascista.
In realà, come doveva confessare, da tempo frequentava all’estero i massimi dirigenti del “Partito Comunista Italiano” con cui aveva concordato un’abile azione di ‘opposizione legale’ antifascista in Italia ed una delicata ‘missione’ tesa a favorire la subalternità dei socialisti alle profferte pelosamente unitarie di Stalin.
Nessuno sapeva che, nel profondo dell’anima, Curiel era un seguace delle teorie esoteriche di Rudolf Steiner e nei suoi scritti giovanili aveva decantato la medtazione buddista e s’era mostrato convinto a voler percorrere il cammino iniziatico verso una perfezione spirituale.
Questo non gli aveva impedito di compromettersi nella cospirazione politica, diventando uno dei compilatori dei giornali clandestini del P.C.I. e finendo ammazzato il 24 febbraio 1945 da una squdraccia di sicari fascisti.
Solo nel Dopoguerra, e a fatica, emerse la natura più riposta di Curiel come ‘steineriano’ ermetico e misterioso proprio mentre veniva esaltato come un virtuoso esempio di militante antifascista e di martire della lotta di Liberazione.
Tuttavia il fragile ‘mito’ crollò quando vennero scoperti i documenti che sembravano provare il suo ‘cedimento’ alla Polizia del Duce. Ma erano accuse strumentali e sleali.
Il personaggio Curiel era invece d’una levatura fuori del comune proprio grazie alla formazione culturale ‘steineriana’ degli anni giovanili.

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