giovedì 18 agosto 2016

Stregoni e malfattori di campagna

Roberto Gremmo

STREGONI
E MALFATTORI
DI CAMPAGNA

Il Biellese contadino e rurale di metà Ottocento è ancora permeato d’una mentalità tradizionale e si affida con fiducia ai guaritori di campagna, i ‘mediconi’ un po’ stregoni che a Sandigliano, Cavaglià e Dorzano curano con pratiche terapeutiche dove la magia la fa da padrona ed a Sala manipolano abilmente le erbe.
Tutto il mondo paesano si anima di vicende oscure, inquietanti o di difficile decifrazione.
A Viverone e Lessona ignoti abbattono di notte le grandi croci agli angoli delle strade. Armi alla mano, i borghesi della “Guardia Nazionale” di Cavaglià si scontrano coi contadini poveri di Alice. A Netro e Ponderano la popolazione insorge contro i sindaci “conservatori” o venuti da fuori. A Cossato e Ponderano ci sono i primi brogli elettorali mentre a Zubiena, Mongrando, Lessona e Ronco si manifesta una rancorosa ostilità nei confronti dei preti del paese. A Salussola, Cavaglià e Zubiena la diffidenza popolare per la medicina moderna porta a guardare con sospetto alle manipolazioni dei farmacisti e alle cure del dottori. A Candelo una giovane tenta di uccidere il marito col veleno per occultare una tresca amorosa e nascondere la soppressione del proprio bimbo appena nato. A Biella finisce in galera una contadina etilista di Crosa, bollata per “oziosa vagabonda meretrice clandestina”. A Campiglia, Piedicavallo, Sordevolo e Valdengo povere bambine subiscono violenze sessuali ed a Vergnasco e Donato delle ragazze cercano di sfuggire alle tutele famigliari. A Torrazzo il paese si divide e punta il dito contro il proprio parroco accusato (forse ingiustamente) di dar scandalo predicando e praticando il libero amore.
Dalle polverose carte giudiziarie (finora inedite) dell’”Archivio di Stato” di Biella emerge una micro-storia intrigante, sconosciuta e certamente istruttiva.
Rivela la tenace resistenza culturale del mondo contadino alla modernizzazione livellatrice e massificante.
Una battaglia irrimediabilmente perduta.

Pag. 168, Euro 15.

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